La mostra VOLERE VOLARE, organizzata a Treviso dalla psicologa Simona Carniato e Studioo onlus, è stata descritta come un esempio di dialogo semplice ma tra i più significativi sul tema dell’immigrazione irregolare.
La mostra Volere Volare, è stata presentata nel contesto della 58° esima Esposizione internazionale d’Arte di Venezia, affidata alla cura del newyorchese Ralph Rugoff che ha scelto il titolo: “May You Live In Interesting Times”.
Il titolo della Biennale di Venezia sottolinea i “tempi interessanti” in cui viviamo, ed evidenzia sia gli interessanti aspetti dalla contemporaneità, sia la consapevolezza che l’arte è chiamata a portare attenzione ai fenomeni del mondo che noi tutti viviamo. Tra cui il complesso fenomeno dell’immigrazione, offrendoci così degli spunti per una riflessione aperta sulla complessità della realtà in generale e nello specifico dell’immigrazione dall’Africa.
Foto Alessandra Zucconi
Questa missione, di cui l’Arte da sempre si fa carico, di riflettere sulla complessità della realtà che riguarda l’immigrazione dall’Africa, è la stessa missione che appassiona la Dottoressa Carniato per la Psicologia le scienze Cognitive e Comportamentali. Studiano le dinamiche e i meccanismi psicologici e sociali della realtà al fine di promuovere soluzioni dei problemi per una migliore condizione umana: il benessere.
“Se vuoi essere un artista impara a osservare come ogni cosa è connessa con le altre” (Ralph Rugoff)
La connessione dei fenomeni e delle variabili si fonda sul valore della complessità ed evidenzia in modo inequivocabile come le interpretazioni semplificatorie spesso non siano adeguate per interpretare la realtà complessa e anzi possono causare pericolosi pregiudizi e reazioni emotive di paura e chiusura nei propri stereotipi che così si auto-confermano.
Questo succede per ogni interpretazione semplicistica e stereotipata.
L’esperienza sul campo della psicologa Carniato come esperta di Cooperazione tra Stati in Nigeria a Dicembre 2018, per il progetto “CinemArena” per la prevenzione alla migrazione irregolare, ha approfondito le motivazioni che portano alla migrazione da un punto di vista psicologico, sociale e ambientale. Ha aperto il confronto sulle cause, sulle determinante psicologiche e sulle reazioni sociali e psicologiche al fenomeno migratorio, allargando il fenomeno della migrazione in un continuum spazio-temporale aperto alla complessità del fenomeno.
Condividendo quanto l’Arte possa rappresentare uno specchio della vita contemporanea e stimolare riflessioni e azioni, VOLERE VOLARE presenta le opere di tre artisti africani sul tema attuale del complesso fenomeno migratorio. Il titolo della mostra è ispirato al mito classico di Icaro, che esprime l’universale bisogno di andare oltre, di vivere oltre i limiti imposti per il piacere di determinare il proprio destino.
La mostra VOLERE VOLARE ha luogo a Ca’ Sugana, la sede municipale di Treviso.
Gli artisti in mostra sono tre dei più importanti esponenti dell’arte contemporanea africana:
- Jelili Atiku(Lagos, Nigeria, 1968), presenta un’installazione derivata dalla performance My Eyes Are Larger Than My Mouth, tenuta sull’isola della Giudecca nei giorni dell’opening della Biennale di Venezia,
- Abdulrazaq Awofeso (Lagos, Nigeria, 1978), presenta l’opera nata dalla collaborazione con la psicologa Carniato a Lagos,
- Gonçalo Mabunda (Maputo, Mozambico, 1975), sculture di eccezionale prestigio che rappresenta il Padiglione del Mozambico alla Biennale Venezia 2019.
Simona Carniato e l’associazione Studioo Onlus ringraziano la Video-maker Alessandra Zucconi per il prezioso video di presentazione della mostra VOLERE VOLARE, dove gli artisti della Nigeria presentano le loro opere d’arte.
Guarda il video della fotografa Alessandra Zucconi nel link di seguito:
https://www.youtube.com/watch?v=PnlYcOuDfWg
“La mostra è estremamente concisa, esponendo una singola opera per ognuno degli artisti e generando uno stretto dialogo sulla macro-tematica delle migrazioni. La narrazione parte dal presente per espandersi verso passato e futuro, mostrando l’inevitabile nesso fra l’Africa e il resto del mondo da una prospettiva personale quanto complessa e umana”. Invito a leggere l’articolo con la descrizione accurata delle opere d’arte di Pietro Consolandi su ArtTribune.
Grazie.
Studioo per l’Artivismo.